30 Aprile 2025

L'obbligo di nomina del Consulente ADR (d.lgs. n. 35 del 27/01/2010)

Il Decreto Legislativo del 27 gennaio 2010, n. 35 rappresenta un passo cruciale nella normativa riguardante la sicurezza nel trasporto di merci pericolose, imponendo requisiti particolari alle aziende operanti nel settore del trasporto.

In particolare, l’articolo 11 comma 2 e l’articolo 12 costituiscono i principali riferimenti giuridici relativi alla nomina di un consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose, la cui funzione è essenziale per assicurare la sicurezza nelle operazioni di trasporto e gestione di materie pericolose.

Al comma 2 dell’articolo 11 viene affermato che "il rappresentante legale dell'impresa che si occupa di trasporti di merci pericolose, oppure di imballaggio, carico, riempimento o scarico legati a tali trasporti, ha l’obbligo di nominare un consulente per la sicurezza".

Questo significa che ogni azienda coinvolta nel trasporto di merci pericolose deve designare un consulente esperto in sicurezza per i trasporti ADR (Accordo europeo sul trasporto internazionale di merci pericolose).

Questa figura lavorativa deve sorvegliare e assicurare che le operazioni di trasporto avvengano in conformità alle leggi europee e nazionali, proteggendo la sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente e della comunità.

L'impiego di un consulente ADR non è facoltativo ma necessario per tutte le aziende che rientrano nel campo di applicazione stabilito dal Decreto. Tuttavia, è importante evidenziare che ci sono situazioni di esenzione che consentono a specifiche categorie di imprese di non essere soggette a tale obbligo.

Tali esenzioni riguardano principalmente lo scopo del trasporto di tali merci trasportate, le modalità di trasporto e la quantità di merci pericolose movimentate.

In riferimento alle quantità è stato poi emanato un ulteriore decreto, ovvero il D.M. 7 agosto 2023, inerente alle condizioni di esenzione dalla nomina del Consulente ADR.

Il Decreto definisce delle soglie minime, al di sotto delle quali non è obbligatorio designare un consulente per la sicurezza. Tuttavia, se un'azienda supera tali limiti, l'obbligo di designare il consulente ADR diventa obbligatorio. Questi limiti si riferiscono sia al volume di merci pericolose trasportate sia al tipo di operazioni effettuate.

Quando si oltrepassa il limite stabilito, l’azienda non può più usufruire dell’esenzione, e diventa quindi necessaria la nomina di un esperto per la sicurezza.

Questo sistema assicura che le aziende che maneggiano notevoli quantità di sostanze pericolose siano continuamente sorvegliate per evitare possibili pericoli.

La figura del consulente rappresenta un aspetto fondamentale per la gestione della sicurezza, e la sua designazione è obbligatoria quando il numero di operazioni supera il limite fissato dalla normativa.

Il comma 12 del Decreto Legislativo n. 35/2010 tratta delle penalità previste per la non osservanza dell’obbligo di nominare un consulente ADR.

In modo specifico, il comma 1 prevede che il rappresentante legale dell'azienda che non rispetta la normativa, trasgredendo l'obbligo di designazione del consulente di sicurezza, è passibile di una pena amministrativa pecuniaria compresa tra un minimo di 6.000 euro e un massimo di 36.000 euro.

Le sanzioni sono dunque molto severe, con l'obiettivo di scoraggiare le aziende dal non osservare le normative di sicurezza, essenziali per la salvaguardia della salute e dell'ambiente.

La possibilità di ricevere sanzioni onerose rappresenta un forte stimolo per le aziende a non trascurare l'importanza di adeguarsi a quanto previsto dal Decreto.

L'incarico del consulente ADR, in questo scenario, non è semplicemente una questione di rispetto delle normative, ma costituisce un aspetto fondamentale per prevenire significativi rischi e danni economici, sociali e ambientali.

Per concludere, il Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 35, impone un obbligo definito e specifico per le aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose, ovvero di nominare un consulente ADR.

Lo scopo della regolamentazione è assicurare la sicurezza nelle attività di trasporto di merci pericolose, evitando incidenti e proteggendo la salute e l'ambiente. Le aziende, dunque, devono seguire con attenzione quanto previsto dal Decreto, non solo per sfuggire a sanzioni, ma anche per favorire la sicurezza comune.

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